PREMESSA
Il contratto “misto” è stato introdotto, in via sperimentale, il primo febbraio del 2017 ed è frutto della contrattazione tra azienda e sindacati, che ha portato alla sottoscrizione del “Protocollo per lo sviluppo sostenibile” del Gruppo Intesa Sanpaolo.
L’obiettivo di questa misura sperimentale era quello di porre un freno all’utilizzo, sempre più massiccio, delle collaborazioni autonome “piene”, prive di qualunque forma di tutela. Intesa Sanpaolo, in questo modo, è diventata la prima azienda italiana ad offrire questa tipologia di contratto, che rappresenta un’assoluta novità nel nostro ordinamento. Con il lavoro “misto” sono attivati, in capo alla stessa persona, due contratti di lavoro paralleli, che rimangono indipendenti l’uno dall’altro, ciascuno assoggettato alla propria specifica disciplina contrattuale.
In particolare, il Lavoro Misto prevede:
• un CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO part-time a tempo indeterminato, che costituisce il rapporto di base;
• un CONTRATTO DI LAVORO AUTONOMO come consulente finanziario.
Per favorire l’assunzione di personale con questa tipologia di contratto, l’Azienda offre la possibilità, a neolaureati o a candidati non iscritti all’Albo dei consulenti finanziari, di partecipare a stage extra-curricolari, con specifici percorsi formativi finalizzati alla preparazione dell’esame per consulente finanziario.
Tale iniziativa formativa può essere erogata direttamente dall’Azienda o indirettamente tramite apposite convenzioni, con una durata di circa 6 mesi. Lo stage, attraverso l’attività lavorativa svolta, consente di acquisire i requisiti professionali previsti dalla normativa MiFID2.